L’onda delle assemblee cittadine per cambiare la democrazia in Europa
L’ESPRESSO – Negli ultimi anni ne sono nate oltre 500, da Parigi a Madrid, dall’Islanda all’Irlanda. Convocate su temi diversi per ascoltare l’opinione degli elettori. Ma non sempre poi vengono ascoltate.
Negli ultimi anni ne sono nate oltre 500, da Parigi a Madrid, dall’Islanda all’Irlanda. Convocate su temi diversi per ascoltare l’opinione degli elettori. Ma non sempre poi vengono ascoltate.
Quando mille cittadini irlandesi bussarono con rabbia alle porte del parlamento di Dublino nel 2010 non fu soltanto per sfogare la frustrazione di avere perso tutto, la casa soprattutto, e poi i risparmi di una vita, nella Grande crisi del 2008. Cercavano i colpevoli, i cattivi amministratori che avevano permesso per anni all’Irlanda di sfiorare le stelle, in una gigantesca bolla creditizia, prima di schiantarsi a terra, facendosi molto male.
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